Pietro Lichtenthal Show ovvero Il Mozart infrequentato

di Enrico Collina e Nichi Stefi

Realizzazione di (in ordine di apparizione)

Gigi Leoni, Elio Tagliabue, Fiorella Rovagnati, Sergio Trezzi, Pier Franco Vitale,

Antonio Pecoraro, Fabio Tagliabue, Liliana Concordati, Tarcisio Negrini, Osvaldo Ballabio

Vsevolod Dvorkin (pianoforte). Aurora Sperduto (soprano)

Quartetto Simphonia del Festival Autunno Musicale a Como

Stefano Rimoldi (primo violino), Elia Senese (secondo violino), Manuela Bernardi (viola), Michele Spellucci (violoncello)

Regia di Paolo Stefi

 Olgiate Comasco, Villa Medioevo, 31 ottobre 2004

 

Olgiate Comasco, Villa Medioevo, 31 ottobre 2004

Nell'ambito del 38° Festival Internazionale Autunno Musicale a Como

Enrico Collina, direttore d’orchestra, è stato responsabile dell’orchestra sinfonica e coro di Milano della RAI, Presidente del Teatro Sociale di Como, programmista televisivo e pittore. Con Nichi Stefi ha iniziato la collaborazione nel 1974 componendo le musiche di La Consacrata ribellione del Dr. Faust per il Piccolo Teatro di Milano; nel 1977 ha realizzato ComPilAzione – Omaggio a Alessandro Volta concerto per calcolatore e orchestra. Ha diretto l’orchestra della RAI in tutt’Europa. Ha condotto per alcuni anni Caffè Martinetti e Cultura News per i palinsesti RAI, ha messo in scena Vero popolare nel 1999 al Teatro Sociale di Como. Ha realizzato una serie di mostre, sempre presentate da Nichi Stefi, a Como, al Cairo, a Cipro.

Paolo Stefi, redattore presso la Casa Editrice Hobby & Work, ha scritto il romanzo Uno di noi e messo in scena al Teatro Excelsior di Erba, come produttore, sceneggiatore e regista due musical: The Blues Brothers Musical con oltre 60 elementi tra attori, musicisti, cantanti e ballerini nel 2002 e nel 2004 The Soul Musical.

Nichi Stefi, regista e producer in RAI dal 1970, ha curato programmi come Linea Verde, Star bene a tavola, Meridiana, Il Bel Mangiare, Lezioni di Design, Cultura News, Caffè Martinetti, Occhio Bazar, I Letterati Lombardi, La Storia in Lombardia.. Ha pubblicato parecchi volumi di agricoltura ed enogastronomia (I migliori vini d’Italia, Il Riso, Progetto di un vino, Il Porto, Appunti per un’estetica della degustazione, Guide enologiche italiane, Verso un’agricoltura possibile, etc.). Per il teatro ha scritto Potere=Violenza, Serveto: documenti per un dramma, Sali in alto e guarda, La Consacrata ribellione del Dr. Faust, ComPilAzione – Omaggio a Volta, L’è tutt de vedè, Vero popolare.

In breve...

Il Pietro Lichtenthal Show è un pezzo di teatro, anche se scimmiotta la più consumata delle trasmissioni televisive. È teatro perché ci sono gli attori, i musici, c’è una scena e soprattutto c’è un pubblico. È teatro perché c’è un regista, ci sono le luci che lo differenziano dalla realtà. È teatro perché Stendhal, Kierkegaard e Porta possono convivere, perché Mila torna vivo e Carl esprime un sogno su suo fratello. È teatro perché un gruppo di persone che manco si conoscevano, dopo mezz’ora di prove e una serata al bar sono disposte a raccontarsi e a rischiare insieme. Ma Il Pietro Lichtenthal show è anche concerto. Un pianista e i quattro musicisti del quartetto d’archi suonano pezzi apparentemente umili, trascrizioni di piccoli e grandi musicisti che Enrico Collina ha trovato dopo anni di ricerche al fondo Noseda con la pazienza di chi vuole approfondire davvero e conoscere l’origine delle cose. Si tratta sostanzialmente di una prima. Ed è anche documento. Pier Franco Vitale è vero, e ci rende partecipi tutti della sua esperienza e di quella dei Circoli Mozartiani. Ed infine Il Pietro Lichtenthal è un progetto: la prima tappa di un percorso di ricerca e spettacolo che ci porterà al 2006 per festeggiare i 250 anni dalla nascita di Mozart. Domenica 31 ottobre, nell’ambito del XXXVIII Festival Internazionale dell’Autunno Musicale di Como, in collaborazione con il Comune di Olgiate Comasco, nel teatro di Villa Medioevo ad Olgiate Comasco va in scena il Pietro Lichtenthal Show ovvero Il Mozart infrequentato, pièce teatrale dell’ormai consolidata coppia di autori, Enrico Collina e Nichi Stefi che qualche anno fa hanno presentato al Teatro Sociale di Como Vero Popolare, una gradevolissima rivisitazione manzoniana con musiche, tra gli altri di Petrella e Ponchielli. Il Pietro Lichtenthal Show si avvale della regia del giovanissimo Paolo Stefi, che ha messo in scena gli anni scorsi al teatro Excelsior di Erba un monumentale Blues Brothers Musical, oltre 60 elementi fra attori, ballerini e musicisti, e un coinvolgente The Soul Musical, felice interpolazione del film di Alan Parker, The Commitments, e degli attori del Teatro Artigiano di Cantù di cui si conosce la lunghissima storia, che inizia alla fine degli anni ’60, e l’ultima fatica l’Alcesti di Euripide per la regia di Sergio Porro, premiata dalla critica e dal pubblico. Il Pietro Lichtenthal Show ricostruisce un immaginario talk show televisivo, con velate allusioni a quelli esistenti, in cui il conduttore è appunto Pietro Lichtenthal, che fu censore per il Lombardo Veneto, per conto dell’Impero asburgico in Milano, promotore musicale e musicista lui stesso grande estimatore della musica di Mozart; e Mozart diventa l’argomento della serata. Ospiti del talk show i personaggi più improbabili che, come annuncia il conduttore, “arrivano dai luoghi più disparati e dai più distanti tempi”, Sören Kierkegaard, Stendhal, Carlo Porta, Konstanze Weber, moglie di Mozart, e Karl, figlio del grande musicista, che visse a lungo a Milano frequentando assiduamente Lichtenthal; ma anche, seduti alle stesse sedie, personaggi veri della contemporaneità, Pier Franco Vitale, socio fondatore e vicepresidente nazionale dell’Associazione Mozart in Italia e presidente del Circolo Mozartiano di Milano, e Luigi Veronelli, il noto gastronomo, che in questo caso veste i panni, per cui è meno conosciuto, dell’editore e dell’autore di volumi di filosofia. Ma il vero protagonista della pièce è la musica, soprattutto la musica mozartiana. Il pianista Vsevolod Dvorkin e il Quartetto d’archi Simphonia del Festival, eseguiranno delle trascrizioni, storiche e contemporanee, del grande compositore austriaco. Si tratta di trascrizioni che Enrico Collina ha trovato, con un lunghissimo e metodico lavoro di ricerca, al Fondo Noseda, e che sono da ritenersi pressoché inedite. In questa luce si comprende e giustifica il sottotitolo Il Mozart infrequentato. Il lavoro vuole essere, come accade sempre nelle opere dei due autori, un modo non aulico, disincantato e autoironico per presentare musiche altrimenti considerate non attraenti o difficili dai più, per far conoscere alcuni aneddoti, alcune significative curiosità della vita di Mozart, ma si propone anche come il primo passo di una trilogia per una ricerca-spettacolo che dovrà portare ai festeggiamenti nel 2006 per i duecentocinquanta anni della nascita. Poco più di un’ora per ascoltare buona musica ben eseguita senza paludamenti e con un sorriso ogni tanto.

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