presenta

 

Lux Maior

 

azione collettiva finalizzata alla sperimentazione del gesto della voce del silenzio

Cantù, Cineteatro Lux, 9 aprile

Si fa buio lentamente

 

 

Il pubblico in sala, nell’attesa, osserva due imponenti ragnatele

che il ragno ha tessuto lungo le pareti e osserva anche  un trabattello alto fino al soffitto

come se fosse stato predisposto per dei restauri sull’angolo più alto.

Un occhio di bue si accende all’improvviso e si muove per tutta la sala cinematografica

Cerca qualcosa. Sullo schermo, sulle pareti, sul soffitto. Ovunque...

 

Ora l'occhio di bue inquadra un fabbro che sta lavorando. Vicino a lui, la fucina del mestiere…

Batte a intervalli regolari il martello sull’incudine e nel silenzio si odono i suoi colpi di metallo

 

 

 

 Dalla balconata proviene un ronzio

che da lento si fa sempre più dirompente...

Le persone in balconata arrivano all’urlo sfrenato

e battono i piedi producendo un baccano infernale, assordante...

 

 

 

Questo frastuono, rintronante, disordinato,

ma a suo modo ritmico,

viene ripreso e sviluppato da musica sbraitante

 

 

 Appena tutto è silenzio, all’improvviso, uno sbattere d’ali:

un attore si introduce di corsa al buio lungo la parete

e, raggiunto il suo loculo, vi si annida come un pipistrello,

voltando la schiena agli spettatori.

Segue un altro pipistrello, poi altri due, poi a grappoli...

Si formano agglomerati casuali di insettivori

lungo i corridoi della sala e sotto il palco.

E ora occupano tutto lo spazio dal fondo dell’entrata fino al proscenio…

Quando sono sotto faro si sbattono per lo spavento della luce improvvisa…

producono gesti soggettivi, individuali

 

 

 

Gli uomini iniziano il canto di bordone

 

 

Seguono le femmine col continuum che fa pensare a Ligeti

 

 

Dalla balconata calano tre burattini.

Hanno la corda al collo perché devono penzolare.

Si animano con grande agitazione e si comportano

come se volessero parlare…

ma dalle teste escono suoni confusi e disarticolati,

che da lenti si fanno sempre più chiassosi

Alla fine della loro pièce

i tre burattini vengono calati e raccolti da tre donne.

Poi vengono imprigionati nella ragnatela più grande…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dalla sala un uomo

balza sul proscenio,

sotto lo schermo.

Eccolo pronto,

nella mimica

e nella voce,

a imitare

Ettore Petrolini

 

 

 

" Ora vi darò un saggio del mio ingegno:

Se l’ipotiposi del sentimento personale,

prostergando i prolegomeni della mia subcoscienza,

 fosse capace di reintegrare il proprio subiettivismo

alla genesi delle concomitanze,

allora io rappresenterei l’autofrasi della sintomatica contemporanea

che non sarebbe altro che la trasmificazione esopolomaniaca…

Che ve ne pare? "

 

 

Tutti quanti, un dopo l’altro, uomini e donne, prendono il verso e incominciano a imitare

colui che si è inventato Petrolini. Il brano viene reiterato da tutti fino all’infinito. Fino allo spasimo.

Le voci di tutti si sommano ma non si confondono.

Alla fine, in una sorta di dissolvenza corporale in chiusura, arriva l’eco:

“ che ve ne pare?”… “che ve ne pare?”… “che ve ne pare?”… “che ve ne pare? ”

 

 

Tutti, oramai sfiniti, assonnati, lentamente raggiungono il proscenio e sembrano addormentarsi sulla balaustra…

Le luci calano fino al buio

 

 

Sullo schermo della sala cinematografica

all’improvviso

compare alla finestra Nosferatu (di Murnau)

 

 

 

che assiste impotente alla resurrezione

dei morti viventi (di Romero),

assiste ancora impotente al loro arrivo, alle distruzioni

e ai numerosi episodi di cannibalismo…

 

 

 

Nel frattempo, lungo i corridoi laterali,

si formano file di  persone vive e di morti viventi.

Buio e silenzio.

Tutti insieme persone vive e morti viventi

si introducono da corsie opposte

nelle file degli spettatori

 come a cercare un pasto umano

 

 

Urlano i vivi. Grida disumane di randagi affamati. I morti viventi producono versi di fame e latrati assordanti

 

 

Si crea uno scompiglio generale da far paura

 Sul cinema e sugli spettatori

scoppia un bombardamento.

 Lux Maior in sala. 

Gli attori scappano, come vampiri e zombi

accecati al primo raggio di sole,

o come scarafaggi quando si accende la luce in cantina.

Vanno a rintanarsi in angoli bui, a grappoli,

voltando la schiena agli spettatori,

mugolando e squittendo, cercando protezione nel gruppo

 

Si Si forma, all'eco di un triste canto, una catasta di corpi umani

 

 

 

 

Vicino alla catasta compare una giovane donna

che accarezza qualche testa.

Questa donna è una soprano

che si mette a cantare “La notte”,

un Lied di Richard Strauss,

quasi a significare il silenzio e il buio della morte

verso l'alba e la vita

 

 Si spalancano le porte dell’uscita di sicurezza e appare un paranco mobile che trasporta una marionetta

 

 

 

La marionetta, sul paranco, diventa viva e ora è lei a guidarlo lungo il corridoio

 

 

Dall’alto del trabattello cadono teli bianchi che vengono appoggiati sulle teste e le spalle del pubblico.

 Dall’alto del trabattello cadono 100 palline di ping pong

 

 

 

 

 

 Tutti si dispongono sotto il palco in fila

e danno inizio a un sibilo continuo

com’era stato il ronzio della balconata…

il sibilo si accentua… si accentua….

 

Tutto tace di colpo

 

 

Alla fine, buio e silenzio

 

 

ideazione e messa in scena

Sergio Porro

 

realizzazione

  Pino Allenza  Luisa Azzerboni  Osvaldo Ballabio  Laura Baserga  Elena Bruno 

Viola Cappelletti  Liliana Concordati  Josephin Frangione  Roberto Frigerio  Gigi Leoni

Giulia Leoni  Matilde Mazzola  Tarcisio Negrini  Clara Noseda  Antonio Pecoraro

Alessandro Pifferi  Elena Razzi  Sergio Riva 

Ivano Rota e i suoi burattini

Fiorella Rovagnati  Flavia Rovagnati  Viola Rovagnati  Elio Tagliabue  Bruno Tortoreto 

Dario Trezzi  Sergio Trezzi  Matteo Vago  Gabriella Valnegri  Anna Zaccaria

 

musica panteistica e tastiere

Simone Porro

 

soprano

Migena Gjata

 

luci e aiuto alla messa in scena

Fabio Tagliabue

 

tecnico del suono

Enrico Brambilla

 

assistenza tecnica

Alberto Gazzola

Valerio Porro

 

foto

Daniele Bidoggia

Stefano Frigerio

Ignazio Parravicini

 

video

 Ivan Ballabio

 

in collaborazione con

Turi Agresta     la coop. In Cammino

Agostino Molteni del Salumificio Molteni di Cantù

i la Pifferi & Alpi di Alessandro e Ambrogio Pifferi

 

 

rientro

rientro  a happening