Cantù Chiesa di Sant'Ambrogio detta della Trasfigurazione 16 giugno 2014 - anteprima per inviti - spettacoli dal 20 al 25 settembre 2014

  Como, ex chiesa di S. Francesco-Spazio Ratti, 30 e 31 gennaio 2015 - Teatro Comunale San Teodoro, 14 maggio 2016

Baal

Frammenti di leggenda del Dio di Ugarit

realizzazione di

 Osvaldo Ballabio

Elena Bruno

Liliana Concordati

Gigi Leoni

Tarcisio Negrini

Clara Noseda

Antonio Pecoraro

Viola Rovagnati

Elio Tagliabue

Sergio Trezzi

 

scritto e diretto da

Sergio Porro

 

 

Baal, il Dio della Pioggia

Mot, la Morte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Anāt

sorella e sposa di Baal

 

 

El,

Padre degli Anni

e Capo degli Dei

 

 

La donna 

del teschio  

 

 

 

 

 

 

 

La Dea

delle pietre bianche

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il giovane Toro

figlio di El

 

 

 

 

Figlio di El 

e Dio del tè 

 

 

 

 

 

 

La ragazza che ascolta

 

 

L'uomo che parla alla ragazza

 

 

 colonna delle stele  Roberto Frigerio

stele e oggetti di scena  Sergio Porro  e  Ivano Rota

sculture  Ivano Rota

testa di El il grande Toro  Valerio Gaeti

voce di El il grande Toro e suoni naturali  Gabriele Borroni

luci  Fabio Tagliabue

tecnico del suono  Matteo Vago

aiuto alla regia  Elio Tagliabue

musiche originali  Simone Porro   canto del culto dei morti  Tania Tarantola

 

 

 

Al principio di tutte le cose

 

 

 

la Terra non aveva ancora un padrone.

 

 

 

 

Due Dei si contesero allora tale potere: uno era Baal, signore dell'aria e della pioggia, l'altro era Yam, il drago che regnava sulle acque di fiumi e dei mari.

 

 

 

La lotta tra Baal e Yam

 

 

Allora Kothar, il Dio Artigiano, costruisce una doppia mazza e ne proclama il nome: "Il tuo nome sia Yagrush, quello che scaccia, Yagrush scaccia Yam dal suo trono"

 

 

"Il tuo nome sia Ayyamur, quello che espelle: Ayyamur espelli Yam dal suo trono"

 

 

 

"In verità ti dico, o Principe Baal, ti ripeto, o Auriga delle nuvole: ora tu annienterai il tuo nemico, ora distruggerai il tuo rivale,

ti riprenderai la tua eterna regalità, la tua sovranità, per sempre!..."

allora saltò roteando la mazza nella mani di Baal, come un uccello rapace dalle sue dita, colpì sul cranio il Principe Yam, in fronte il Giudice Nahar…

crollò Yam e piombò giù a terra… Baal trascinò Yam e lo smembrò…

 

 

"Yam dunque è morto: Baal sarà re!"

 

 

 

Il Palazzo di Baal

 

Sulla sua montagna, il Sapānu, Baal celebra la vittoria con un solenne banchetto.

 

 

Nella penombra, appena tutti si stanno per addormentare, si intravede la sanguinaria Anāt che combatte ancora...

Al risveglio alcune persone danno origine al rito delle pietre bianche che trascinano a terra spingendole con le mani.

 

 

 

 

 

"Sotto di lei, come spighe recise le teste, e le genti massacrò della riva del mare.

Anāt alla fine si legò le teste alla schiena..."

 

 

 

 

"Orsù, messi, entrate, e dite alla vergine Anāt: metti nella polvere mandragole e diffondi pace nelle viscere della terra,

metti nelle zolle le parole dell'albero e il mormorio della pietra... io domino la folgore..." 

 

"Ascolta o potente Baal:

io praticherò un'apertura all'interno di una parete, una finestra..."

 

 

"No, tu non praticherai una finestra all'interno del palazzo...

Chi mi è nemico non dovrà entrare..."

 

 

Il culto dei morti

 

Una donna prende un teschio e uno straccio

e incomincia a strofinarlo per lucidarlo.

 

 

 

 

 

 

 

...il suo fiore lo protegge con le mani

come fosse una fiammella...

 

 

 

Un uomo si sdraia a terra e prega,

avanza una donna che porta una stele,

contemporaneamente un altro uomo si sdraia a terra e prega.

 

 

 

 

Le donne,

una dopo l'altra,

ricercano nella cenere le ossa dei loro figli...

 

Baal prende un cranio,

impugna un'accetta e con un colpo secco

divide il cranio in due parti

e succhia all'interno

ciò che resta del midollo...

 

 

 

Baal e l'Oltretomba

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Baal spalanca le braccia.

Una donna porta dell'acqua e intinge le mani.

La fa scivolare sugli avambracci di Baal.

 

 

Un'altra donna fa scivolare gocce d'acqua sui palmi e sui capelli di Baal. Il Dio immerge un ramaiolo in una bacinella e la sorseggia.

 

 

 

 

 

Allora El, l'Onnipotente, alzò la voce e gridò: 

"Baal è morto! che ne sarà delle genti?"

Dal buio avanza una figura in nero. E' Mot, il Dio della Morte, che viene a prendere Baal.

 

 

Alla notizia della sua morte Anat si abbandona al dolore a al lutto.

Poi si mette alla ricerca Baal...

 

 

 

 

 

 

 

Quando fu sazia di piangere, di bere lacrime come vino,

Anāt fece questa preghiera:

"Carica su di me, ti prego, il corpo del potente Baal"

 

 

El, che nel frattempo ha bevuto molto  vino, stramazza al suolo ubriaco e i suoi figli cercano di rialzarlo,

ma El è in preda a un incontenibile stato di ebbrezza e canta emettendo suoni disarticolati.

 

 

 

 

Baal e Mot, la Morte

 

Nel deserto di tutte le cose Baal decide di affrontare Mot.

E si prepara allo scontro decisivo...

 

 

"Mot era forte... Baal era forte..."

"S'incornarono come due bufali selvaggi. Si morsero come due serpenti...

Si scalciarono come due corsieri:

Ebbe paura il divino Mot, tremò alla sua voce..."

 

 

"Mot era forte... Baal era forte..."

"Mot era forte... Baal era forte..."

 

 

 

 

 

 

Ebbe paura il divino Mot e si umiliò davanti a Baal

che fu seduto sul trono reale.

 

 

 

E"E in seguito a ciò

i cieli piovevano olio e negli uadi scorreva miele..."

 

 

 

foto  Carlo Ricci  e  Nino Monti

con  Maria Elena Gerosa Alfano

foto e video  Giuseppe Ronchetti

foto alle prove  Fabio Tagliabue  e  Sergio Trezzi

 

collaborazioni

Coop In Cammino   Renato Gheza (Antichità)   Lorenzo Orsenigo   Luca Novati   Francesco Pavesi

 

 

 

Tu però prendi le tue nuvole, il tuo vento, la tua pioggia, prendi con te la figlia della luce e la figlia della pioggia...

scala la montagna con le mani e poi discendi nella "Dimora dei morti".

Sarai ricordato tra coloro che sono entrati nell'aldilà e gli dei sapranno che sei morto...

 

(Paolo Xella, La terra di Baal, p. 141 sgg.)

 

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